Presentazione del volume a conclusione del progetto promosso dall’ex Polo museale della Basilicata nei musei della rete regionale nell’ambito del programma di iniziative culturali in occasione di Matera capitale europea della cultura. La mostra Capolavori in rilievo. I sarcofagi di Atella e Rapolla, della quale questo libro racchiude il complesso e articolato racconto è stata curata da Marta Ragozzino ed Erminia Lapadula.
La mostra, grazie allo straordinario prestito del sarcofago di Atella da parte del Museo archeologico nazionale di Napoli e messo a confronto ravvicinato con quello di Rapolla, esposto nel Museo di Melfi in una sala resa più accogliente e accessibile, ha potuto raccontare l’importanza culturale e il ruolo ricoperto dal territorio del Vulture in Età imperiale.
Il dialogo visivo tra i due maestosi sarcofagi marmorei è al centro della narrazione sia della mostra sia del libro che la racconta, grazie a puntuali contributi scientifici, a una completa documentazione fotografica e a una accurata campagna di indagini diagnostiche sui materiali costitutivi, utili a meglio comprendere le provenienze dei sarcofagi.
Le ricerche degli studiosi coinvolti hanno permesso di analizzare in maniera approfondita entrambi i sarcofagi, leggendone per la prima volta, in particolare per quanto riguarda l’esemplare di Atella, gli elementi strutturali, la ricchezza decorativa, le peculiari iconografie, che attesterebbero la produzione dei sarcofagi per una committenza d’altissimo livello che probabilmente abitava le numerose ville individuate nel territorio.
Insieme, i due meravigliosi sarcofagi, raccontano di uno scambio culturale attraverso uomini, strade e percorsi, tra centro e periferia, tra mondi diversi, quelli microasiatici e attici, dove avevano sede le migliori botteghe scultoree, e quello dell’entroterra lucano, in cui le ville costituivano allora il cardine della vita economica e culturale. I capolavori in rilievo si connotano pertanto quali speciali testimoni “parlanti” della storia del territorio in età romana, permettono di ricostruire le relazioni sociali, politiche ed economiche della regione negli ultimi decenni del II secolo d.C.
Melfi – Museo Archeologico Nazionale “Massimo Pallottino”
Lunedì 14 marzo 2022 – ore 15.30