Le Tavole di Eraclea. Tra Taranto e Roma

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28 Gennaio 2020
Archivio di Stato di Matera – Fornitura di postazioni informatiche per laboratorio didattico/aula multimediale
14 Febbraio 2020

La mostra – che celebra il 50° anniversario della fondazione del Museo Archeologico Nazionale della Siritide – ruota attorno a un prestito straordinario: le Tavole di Eraclea, ritrovate nel 1732 nei pressi del fiume Cavone e conservate al Museo Archeologico Nazionale di Napoli (MANN), considerate tra i più importanti documenti epigrafici della Magna Grecia.

Le due lastre di bronzo costituiscono il più importante documento iscritto della Magna Grecia. Incise sui due lati, in greco e in latino, permettono di ricostruire le trasformazioni della città di Herakleia dalla sua fondazione da parte di Taranto alla fine del V secolo a.C. fino all’acquisizione dello statuto di municipio romano, attribuito alla città, ormai Eraclea, nella prima metà del I a.C. L’iscrizione greca è un regolamento per la gestione dei terreni dedicati a Dioniso e ad Atena e per la loro redistribuzione a scopi produttivi; quella latina è un compendio di leggi municipali di età tardo-repubblicana. Le Tavole sono un documento fondamentale per comprendere la storia sociale, politica e economica del territorio della Siritide.

La mostra si propone di intrecciare la lunga tradizione classica di esegesi delle Tavole con i risultati delle indagini archeologiche dalla scoperta della famosa Tomba del Pittore di Policoro nel 1963 fino agli scavi e alle ricognizioni tuttora in corso nella città e nel territorio.

Allo stesso tempo l’esposizione costituisce lo spunto per evocare il fenomeno più recente della Riforma Fondiaria degli anni ‘50 del secolo scorso – per diversi aspetti vicino alle dinamiche che traspaiono dalle Tavole – ponendolo in parallelo con il concomitante avvio delle esplorazioni archeologiche nell’area, grazie all’azione lungimirante di Dinu Adamesteanu, primo Soprintendente archeologo della Basilicata e fondatore del Museo.

In dialogo con le due Tavole sono esposti importanti e significativi reperti provenienti dalla chora, dalla città di Herakleia e da altri centri magno-greci, al fine di ricostruire la storia della città sia nei suoi rapporti con la madrepatria Taranto, sia nella sua articolazione con il territorio agricolo.

La mostra è organizzata dal Polo Museale della Basilicata in collaborazione con il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, il Museo Archeologico Nazionale di Taranto e la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio della Basilicata. Promossa insieme al Comune di Policoro.

 

Inaugurazione: sabato 1° febbraio 2020, ore 18

La mostra rimarrà aperta fino al 7 giugno 2020 con i seguenti orari: tutti i giorni dalle ore 9.00 alle ore 19.00 (il martedì dalle ore 14 alle ore 20) con biglietto d’ingresso.

Policoro – Museo archeologico nazionale della Siritide – Via Colombo

Info: tel. 0835.972154 – 338.8831053 – pm-bas.stampa@beniculturali.it

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